Webinar su React e Angular

Webinar React in Angular

In Blazar Group la formazione è una priorità. Per questa ragione, oltre ai Piani Personali di Crescita, sono incentivati altri strumenti di apprendimento, approfondimento e scambio di opinioni relative alle tecnologie più innovative legate al mondo della programmazione. Tra questi, si possono sicuramente evidenziare i webinar, seminari web tenuti dai Blazariani e rivolti ai Blazariani stessi, in cui poter condividere le proprie conoscenze in ambito IT e contribuire alla formazione tecnica dei colleghi e al rafforzamento del network aziendale.

 Nel webinar dal titolo volutamente fuorviante “React in Angular”, tenuto  dal Blazariano Nicola D’Oronzo , non si è parlato della libreria/framework React, quanto più del tema della programmazione reattiva in Angular con RxJS, e di come questo paradigma permetta di semplificare le applicazioni frontend, permettendo di vedere lo sviluppo esclusivamente come una serie di eventi (click, chiamata http, navigazione etc.). Il webinar ha trattato le difficoltà della caratteristica asincrona della programmazione frontend attraverso un caso d’uso tipico, la selezione della tripletta stato-provincia-comune. Si è mostrato inizialmente un approccio puramente imperativo, con il solo utilizzo di data bindings ed event bindings per gestire input, validazione e chiamate http. Sono stati aggiunti poi i reactive forms (ngModel) e più responsabilità e logiche sono state spostate nel template, semplificando di molto il codice. Per ultimo è stato mostrato l’approccio puramente reattivo, dove gli eventi del dom (click, select etc.) venivano visti come punti di partenza (sources), e i dati mostrati sullo schermo come “punto di arrivo” (sinks), ed il codice è stato semplificato ancora di più e reso totalmente dichiarativo. Angular rende possibile questo stile grazie ad Observables e Subjects per la gestione di flussi di eventi (sources) e l’async pipe per mostrare in ultima istanza il dato ottenuto dalla serie di trasformazioni dell’evento in un determinato punto (sink). Nonostante sia un modo di programmare che richiede pratica ed ha uno scoglio iniziale importante, il paradigma reattivo porta innumerevoli vantaggi nel codice in termini di leggibilità e possibilità di estensione.

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